21 ottobre 2025
 
Le vite di Nicola Zanichelli, Enrico Panzacchi e Alfonso Rubbiani, tre personaggi che influenzarono la cultura nella Bologna dell'800. 
 
21 ottobre 2025
 
Le vite di Nicola Zanichelli, Enrico Panzacchi e Alfonso Rubbiani, tre personaggi che influenzarono la cultura nella Bologna dell'800. 
 
Omaggio a Jane Austen nel 250° anniversario della nascita
BENTIVOGLIO - SFORZA: tappa conclusiva del Progetto internazionale NOZZE SFORZESCHE
Fine settimana con Festa da Ballo in collaborazione con i Maestri Italiani Danza 800 (MID-800)
 
Stille Nacht, in inglese Silent Night, in italiano Astro del Ciel, è uno dei canti natalizi più famosi al mondo. La sua magia dura ininterrottamente da oltre duecento anni. Di origine austriaca, è stato tradotto o adattato in più di 300 lingue e dialetti e nel 2011 è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. 
			
Nel corso del Quattrocento la corte, complice la cultura umanistica, elabora una nuova forma del vivere e un gusto raffinato in tutte le arti. Accanto allo studio della retorica e della grammatica latina, l’aristocrazia pratica la musica e la danza. I nobili non sono più solo uomini d’armi, imparano la civiltà e le buone maniere, per divenire uomini di potere e colti mecenati. All’interno dei vari momenti espressivi della festa rinascimentale e della vita di palazzo, la danza, al pari di altre componenti, costituisce uno dei modi di espressione della cultura di corte, grazie alle funzioni di intrattenimento sociale e di forma spettacolare.  
Bologna, 1895. Il sole splende al Cimitero Monumentale della Certosa e una folla di curiosi osserva, stupita, la nuova scultura funebre inaugurata. Sopra le teste di tutti, splendente nel suo marmo bianco, si staglia la statua che ritrae Gaetano Simoli, il fabbro municipale del Comune di Bologna. Ha uno sguardo fiero, sostenuto, mentre è appoggiato al suo martello, in una posizione di riposo. 
La sera del 14 gennaio 1858, lo spettacolo si annunciava straordinariamente interessante. Il vecchio e popolare baritono Massol dava l’addio alle scene, esibendosi in un atto del Guglielmo Tell di Rossini e in un atto della Muta di Portici di Auber. Il programma comprendeva inoltre la presenza de Adelaide Ristori con alcuni brani tratti dalla Maria Stuarda di Alfieri, e si concludeva con una danza dell’italiana Rosati che aveva per tema l’assassinio del re Gustavo III di Svezia.